Venti banche europee con il supporto logistico e politico della BCE stanno provvedendo a studiare il progetto per elaborare e dare vita ad un nuovo sistema di pagamenti elettronici nel tentativo esplicito di esautorare i giganti americani che qui operano e di sostituirsi a loro.

Le parole chiave sono “sovranità ed ”indipendenza”

Le motivazioni che stanno alla base del progetto non sono soltanto economiche. La BCE ha iniziato a discutere in maniera seria della possibilità di distaccarsi dai circuiti di pagamento americani, alla ricerca dell’autonomia continentale. Infatti, sviluppare una base di pagamenti istantanei in grado di gestire tutte le forme di pagamento è una questione di indipendenza e in un periodo di tensioni politiche non indifferenti, di guerre commerciali ai diversi angoli del globo e di sempre più efficiente “elettronicizzazione” dei pagamenti, avere un circuito non dipendente da altri è assolutamente strategico.

In una epoca di rivoluzione digitale permanente e con l’avanzamento inarrestabile dell’elettronico rispetto al cartaceo, avere il controllo del proprio circuito di pagamenti è una forma di sovranità imprescindibile. In conclusione, lavorare all’idea di sostituirsia circuiti di pagamento elettronico come Visa e Mastercard per non essere costretti a dipendere, da questi colossi privati per il loro trasferimento di somme di denaro, è una mossa politica di indubbio valore